La lettura è il nutrimento dell’anima, e i libri che quotidianamente vengono proposti da piccole e grandi case editrici sono molto numerosi; in particolare, le ultime settimane sono veramente floride, grazie all’uscita di titoli interessanti da autori più o meno rinomati. Ecco, dunque, le recensioni di 5 dei titoli recenti più interessanti e apprezzati dal pubblico, che hanno lasciato un messaggio nel cuore del lettore al termine della lettura.

Novità libri: The Game di Alessandro Baricco

Alessandro Baricco, presentatore televisivo, scrittore e saggista, è di recente uscito con la sua ultima opera, intitolata “The Game”. Probabilmente il titolo, in lingua inglese e con il suo richiamo alla sfera ludica (nel senso più attuale del termine) è perfettamente in grado di preannunciare il tema che viene trattato, ovvero quello del mondo digitale.
Questo saggio di Baricco si rivolge soprattutto a coloro che appartengono a una fascia d’età che non è abituata a interagire con la tecnologia, che si vede spaventata e disorientata dalla velocità e dall’intensità con il quale il progresso tecnologico prosegue.
Al contrario di quanto si possa pensare, però, Baricco prende le difese di questo nuovo mondo, e sottolinea con notevole ottimismo quanto tutto ciò che oggi esiste e che fino a 20 anni fa non c’era può essere utile, in ognuno degli ambiti della propria quotidianità.
Il suo stile è perfettamente leggibile e tiene viva l’attenzione del lettore, anche se in certi punti sembra un po’ troppo celebrativa di quelle che sono le novità introdotte dalle grandi aziende e menti di tutto il mondo. Il linguaggio vagamente colorito (in alcuni punti) e a volte ripetitivo non rientrano nelle mie corde.

PRO

• Propone una visione ottimistica del mondo attuale, indirizzata soprattutto a chi non è nato nell’epoca del digitale.
• Il tema è trattato in maniera completa né eccessivamente prolissa, il che si rivela nel numero di pagine che compongono il saggio, ovvero 325.
• È disponibile sia in versione cartacea che come ebook da poter leggere sul proprio dispositivo preferito.

CONTRO

• Il tono che viene adottato, a volte, sembra essere troppo celebrativo e lusinghiero nei confronti di chi fa innovazione digitale.
• Anche se il saggio ha una lunghezza adeguata, a volte il linguaggio assume una forma troppo complessa.
• Alcune scelte stilistiche, probabilmente nate con l’intenzione di tenere sveglia l’attenzione del lettore, rendono il lessico colorito e deludente.

Novità libri: The Outsider di Stephen King

Stephen King è una garanzia e il suo ultimo libro, “The outsider”, non smentisce la grande fama dello scrittore di thriller. Pur non essendo un grande estimatore del genere, ho potuto apprezzare sin dai primi momenti di lettura la qualità di questo libro. E l’aspetto qualitativo è stato confermato anche dalle recensioni di Amazon, che hanno messo in evidenza come sin dalle primissime pagine la storia sia avvincente e canalizzi del tutto l’attenzione del lettore, che si trova quindi immedesimato nella trama.
L’elemento differente rispetto a tutti gli altri romanzi di Stephen King, e che dunque rappresenta un po’ un punto debole se si vuole etichettare il romanzo come “horror”, è che tutta la trama si concentra principalmente su un grande mistero, che vede come oggetto la colpevolezza o l’innocenza del protagonista. Gli elementi prettamente horror, dunque, sono carenti soprattutto nella prima parte del libro, il che porta in confusione il lettore.
Di certo il romanzo non delude, nonostante le sue (quasi) 600 pagine che complicano la lettura, e rappresenta un’ottima lettura per occupare il proprio tempo libero con un pizzico di paura e adrenalina.

PRO

• Un libro con lo stile di scrittura tipico di Stephen King che coinvolge il lettore.
• La trama è estremamente interessante sin dai primissimi istanti, e non si perde in preamboli complessi e noiosi.
• È disponibile con la copertina rigida oppure in formato Kindle.

CONTRO

• Il genere del libro non è propriamente “horror” poiché si concentra principalmente su un mistero.
• Gli elementi horror sono carenti, soprattutto nella prima parte del libro.
• Il libro, per quanto scorrevole, è lungo e potrebbe mettere in difficoltà il lettore.

Novità libri: Diario di un’apprendista astronauta di Samantha Cristoforetti

Samantha Cristoforetti è di certo un orgoglio italiano. La nota astronauta, che ha studiato presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha deciso di condividere con il grande pubblico quella che è stata la sua avventura e il suo lavoro, per un arco di tempo non trascurabile.
E di certo la Cristoforetti ha molto da raccontare. In questo diario, chiamato proprio “Diario di un’apprendista astronauta”, non solo ha raccontato la sua avventura, ma soprattutto ciò che c’è “dietro le quinte”, ovvero il complesso quanto articolato percorso che l’ha portata a diventare astronauta.
E lo fa con uno stile molto semplice e limpido, di certo senza utilizzare paroloni complessi – che non si addicono alla sua personalità né alla sua figura professionale – ma sempre in grado di coinvolgere in modo appassionato il lettore.
Non manca certo una piccola dose di scienza, con la spiegazione (semplificata) di alcuni fenomeni fisici che riguardano l’uomo quando viene sottoposto a certi stimoli, ma è soprattutto presente la carica emozionale dell’autrice, che traspare in ogni singola pagina e fa capire quanto sia appassionata al suo mestiere.
Sono, inoltre, presenti delle immagini che, per la verità, risultano un po’ troppo essenziali.

PRO

• È un diario che comunica moltissime informazioni, ed è utile per chi vuole conoscere precisamente l’iter da seguire per poter diventare astronauta.
• Ha una forte carica emotiva, e rende immediatamente comprensibile la passione della Cristoforetti.
• I caratteri di scrittura sono molto grandi e rendono la lettura semplice per tutti.

CONTRO

• Nel libro sono presenti delle immagini, che però non sempre risultano ben integrate con il contesto e non semplificano la lettura.
• La versione rilegata è piuttosto ingombrante e ha un peso molto elevato (poco meno di 1 kg) quindi non è facilmente trasportabile.
• I tecnicismi a volte sono un po’ eccessivi e rendono difficile la comprensione di certi passaggi.

Novità libri: So che un giorno tornerai di Luca Bianchini

Un romanzo che sta riscuotendo un certo successo è “So che un giorno tornerai”, di Luca Bianchini. Si tratta di una breve storia ambientata alla fine degli anni ’60, nella città di Trieste, all’epoca anticonformista e ribelle. Due personaggi, Angela e Pasquale, hanno un figlio estraneo al matrimonio e lui, un calabrese verace, afferma che lo riconoscerà solo se sarà un maschio. Tuttavia nasce Emma, una splendida bambina che cresce però ribelle e forte, e che sarà la vera protagonista del romanzo, che tratta principalmente della ricerca del padre.
Il libro, tutto sommato, prende il lettore e lo spinge a leggere i capitoli successivi; tuttavia, l’autore si trova di fronte a un finale già annunciato e previsto sin dalle prime pagine, senza forti colpi di scena, il che delude le aspettative alte ricreate nelle prime pagine.
Anche il lessico, per quanto l’autore si sia sforzato, resta in molti punti banale e superficiale. In base a tutte queste considerazioni, si può dire che è un libro che è probabilmente adatto soprattutto agli adolescenti che si avvicinano al mondo della lettura piuttosto che a un lettore navigato.

PRO

• Il libro si legge velocemente, grazie alle sue 264 pagine appena.
• La trama è molto semplice, non è necessario un elevato impegno per poter comprendere tutti i meccanismi che regolano le dinamiche della storia.
• È un libro adatto soprattutto ai giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della lettura con una storia leggera e piacevole.

CONTRO

• Ha uno stile di scrittura troppo banale per un lettore esperto e appassionato.
• La trama è piuttosto prevedibile, e il finale del libro può essere intuito sin dalle prime pagine.
• In alcuni punti la descrizione di Trieste e del suo popolo sembra un po’ stereotipata.

Novità libri: Bianco come Dio di Nicolò Govoni

Chi conosce il precedente libro pubblicato da Nicolò Govoni, “Uno”, sa già cosa aspettarsi da “Bianco come Dio”. O almeno lo crede, perché in questo senso l’autore sorprende notevolmente il lettore.
Certamente il tema principale è sempre quello del viaggio alla scoperta del mondo, e questa volta la destinazione è l’India.
Anche in questo caso, come nel libro precedente, il mondo viene raccontato con gli occhi dei bambini e con la grande empatia dello scrittore, che si traduce in un racconto toccante, un’autobiografia delicata e dolce.
Eppure, sul volume aleggia un’altra anima, quella crudele e spietata del mondo occidentale, che si approfitta delle risorse fornite dai paesi più poveri e che non solo li conduce in problemi e crisi gravissime, ma che li lascia anche alla mercé di loro stessi. Un’anima ben raccontata e testimoniata da Nicolò, senza veli e senza filtri, ma con una spontaneità spiazzante.
Un aspetto negativo di queste 220 pagine è la presenza di troppi quesiti, che possono indurre il lettore a concentrarsi sulla riflessione piuttosto che figurare nella propria mente le scene, i luoghi ma soprattutto le persone che ha incontrato Nicolò.

PRO

• Tutti i proventi derivanti dalla vendita del libro verranno devoluti in beneficenza alle popolazioni sfortunate che Nicolò ha incontrato.
• Il libro è breve e di semplice lettura, ed è adatto sia agli adulti che ai più piccoli per sensibilizzarli all’argomento.
• Contiene una visione oggettiva e cruda di una realtà molto spesso lontana da noi.

CONTRO

• Contiene molti spunti riflessivi, che possono distrarre il lettore dal seguire il filone narrativo.
• Dato l’interesse che suscita il racconto, è un libro che poteva essere esteso un po’ di più.
• Le critiche all’occidente sono a volte molto aspre e apparentemente ingiustificate.

 

CONCLUSIONI

Tutti i libri presentati hanno un interesse più o meno marcato, ma la mia scelta non può che ricadere su quello scritto da Samantha Cristoforetti, “Diario di un’apprendistaastronauta: la possibilità immaginare cosa si prova quando si guarda la Terra dall’esterno è incredibile.
Tuttavia, indubbiamente il mio interesse ricade anche su “Bianco come Dio“, e non solo per il suo stile, ma soprattutto per la buona causa che abbraccia.